Si intitola “IKEA: che cosa nasconde il mito della casa che piace a tutti?” ed è stato scritto da Olivier Bailly, (giornalista free-lance), Denis Lambert (Segretario generale della ONG belga Oxfam-Magasins du monde) e Jean-Marc Caudron (ricercatore presso la Oxfam-Magasins du monde). Il volume è sostanzialmente un’inchiesta giornalistica sulla celebre multinazionale svedese.
Negli ultimi anni infatti si sono moltiplicate le denunce di sfruttamento del lavoro minorile nei paesi sottosviluppati, le denunce dei sindacati circa il mancato rispetto degli orari di lavoro contrattuali, quelle dei fornitori costretti a lavorare a condizioni inique, l’impiego di materiali pericolosi per la salute come la formaldeide o per l’ambiente come il PVC negli imballaggi.
L’agile volume di Bailly, Lambert e Caudron è una lettura sorprendente, una serrata inchiesta giornalistica sull’universo IKEA, condotta sul filo di preziose – e anonime – testimonianze di lavoratori e fornitori che compongono la galassia IKEA in tutto il mondo, dal Vietnam alla Bulgaria, dall’India al Belgio. Dati alla mano, ne risulta un quadro inquietante, certo molto diverso dall’immagine accattivante che la multinazionale svedese ha in tutto il mondo.
L’ONG belga Oxfam-Magasins du monde ha voluto saperne di più e ha avviato un’inchiesta per far luce sulle modalità di lavorazione dei prodotti IKEA, sul sistema di approvvigionamento del legname e sull’applicazione delle norme di rispetto ambientale, sulle condizioni di lavoro dei suoi dipendenti diretti e di quelli dei suoi subappaltatori.