A due anni da una condanna per la stessa ragione, l’Italia si trova ad essere nuovamente richiamata dall’Unione Europea per la mancata applicazione della Direttiva Uccelli. La direttiva prevede l’individuazione di aree da salvaguardare per la presenza di specie faunistiche protette, le cosiddette “Zone di protezione speciale”. Queste aree non sono state ancora fissate da molte regioni italiane e la LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, lancia un nuovo allarme. A rischio anche il Gallo cedrone e la Pernice bianca.