L’Unione Europea fa sul serio. Le conclusioni del prossimo vertice del 22 e 23 marzo dei capi di stato e di governo dell’Unione riportano obiettivi importanti. Seppur il vertice non sia neanche cominciato, l’ANSA ha avuto accesso ad una bozza del documento predisposto nei vertici preparatori. Gli obiettivi del dopo Kyoto sono incoraggianti. Una ragione in più perché l’Italia si dia da fare subito
”Tutti i paesi sviluppati – conclude la bozza – sono pertanto chiamati a intensificare i propri sforzi di riduzione, in maniera che le emissioni cumulate diminuiscano dell’ordine del 15-30% entro il 2020, e del 60-80% entro il 2050, rispetto ai livelli constatati nel 1990”