La storica ed elegante cultura mitteleuropea incontra l’attenzione alla sostenibilità e il rispetto per l’ambiente: un viaggio a Vienna servirà a rinfrancare la nostra mente e il nostro spirito
Forse non tutti sanno che c’è una città, proprio nel cuore dell’Europa, che da alcuni anni è in cima alle graduatorie mondiali per la vivibilità: si tratta di Vienna, che non è solo sacher e valzer o testimonianze dell’illustre passato asburgico, dunque. Nello specifico, secondo l’ultima classifica dell’Economist (Global Liveability Ranking 2014) sulla base di ambiente, cultura, infrastrutture, sistema sanitario ed educativo, la capitale austriaca è al secondo posto con un punteggio finale di 97,4 su un massimo di 100, insidiando la prima posizione di Auckland e confermandosi, comunque, la prima tra le metropoli di tutta Europa. Già nel 2010 la graduatoria Mercer le assegnava la palma di città più vivibile del mondo per le aree verdi, la qualità di acqua e aria, i trasporti pubblici, l’offerta culturale e per il tempo libero.
E basta guardare i dati per capire le ragione di questo successo: il 50% del territorio comunale è occupato da boschi, prati, giardini e campi; ci sono poi quasi 300 parchi urbani, come la Donauinsel, l’isola sul Danubio (che qui è ancora integro, sia dall’inquinamento che dagli argini artificiali), e il Lobau, un incontaminato paesaggio fluviale. E, ancora, oasi naturali in pieno centro, come il parco del Ring, con i suoi 100mila alberi lungo i viali, i giardini barocchi dei palazzi del Belvedere e di Schönbrunn o l’immenso Prater, con 6 milioni di metri quadrati di verde pubblico attraversati da viali alberati. E cosa dire delle leggi che prevedono la protezione degli habitat di specie vegetali e animali, come ad esempio il programma per la conservazione delle specie di pipistrelli urbani e la norma che obbliga a piantare un albero nuovo per ogni pianta abbattuta?
Menzione a parte merita il Wienerwald, uno dei posti verdi più belli del mondo classificato come “riserva della biosfera” dall’Unesco, in cui si studiano strategie per la protezione della natura: l’area ricopre circa diecimila ettari, estendendosi per sette distretti, e offre riparo a più di duemila specie di piante e di animali. Si trova nella zona occidentale della città ma è facilmente raggiungibile grazie all’efficienza del sistema viennese di trasporti: in questo parco speciale si organizzano innanzitutto escursioni guidate, ma è anche possibile creare da sé il proprio percorso, per passeggiate sia a piedi che in mountain bike.
Insomma, siamo insomma lontani dagli standard grigi e metallici della vita metropolitana, e per questo è una delle città che gli amanti delle esperienze “verdi” e all’aria aperta devono vivere e scoprire, prenotando in uno dei tantissimi hotel a Vienna in agenzia o su siti online come expedia.it, per poi partire con un itinerario nel verde.
Tour che può essere effettuato anche in bicicletta, perché la capitale austriaca vanta oltre mille chilometri di piste ciclabili, che consentono di raggiungere ogni angolo della città, e le bici sono ammesse su treni, metropolitane e in molti alberghi. Ci sono inoltre un centinaio di terminal di Citybikes, un sistema che, attraverso una semplice registrazione telematica, permette a cittadini e anche turisti di usare le due ruote gratis per un’ora.
Ma Vienna è la città giusta anche per chi alle gite in boschi e prati vuole aggiungere anche un po’ di shopping “green”: ogni anno vengono infatti prodotte migliaia di tonnellate di cereali e verdure con metodi naturali, che è possibile trovare nei mercati biologici come quello di Naschmarkt e Karmelitermarkt. Un patrimonio di gusti e odori a chilometro zero che fa parte anche dei menu di molti ristoranti della città: in particolare, quelli contrassegnati col marchio Umweltzeichen Tourismus sono perfetti i clienti più attenti all’ambiente, perché garantiscono anche cucine a risparmio energetico e sistemi ecologici di smaltimento dei rifiuti.