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Campagna contro la pesca non sostenibile

31 Luglio 2006

Il WWF Internazionale ha realizzato uno spot per denunciare gli effetti sull’ecosistema marino della pesca commerciale senza controllo e senza limiti. Migliaia di cetacei, di squali e di tartarughe muoiono per questo motivo e molte altre specie rischiano l’estinzione.

Premi il simbolo play per avviare il filmato.

Link: La campagna del WWF contro la pesca non sostenibile.

Archiviato in:Natura, WWF Contrassegnato con: spot, video, WWF

Commenti

  1. Motore di Schietti dice

    9 Febbraio 2007 alle 13:35

    L’inquinamento dei mari non è un effetto collaterale

    Diventa sempe più evidente che il climate change non è un effetto collaterale dell’utilizzo di combustibili fossili, ma l’effetto principale desiderato dai nemici dell’umanità per causare tragedie e disastri.

    Così come le scorie delle centrali nucleari non sono un piccolo problema derivato, ma il principale motivo per cui si vuole produrre energia nucleare.

    Non credo solo per poter gestire il business del controllo dei depositi per migliaia di anni, ma per causare immense tragedie e poter gestire nuovi stoccaggi, decontaminazioni e cura delle malattie.

    Così come quando affondano petroliere. Il business delle opere di bonifica è immenso.

    Magari gli ingegneri scientisti se la godono leggendo le notizie su un giornale sotto una campana di vetro su Marte o in fondo agli oceani in compagnia di pochi altri eccelsi nemici dell’umanità.

    O forse chissà, se ha ragione Schietti che forse si tratti di altre specie viventi che riescono a controllare la nostra mente, godendo di causare immense sofferenze alla specie nemica, cioè noi?

    Sta di fatto che anche l’inquinamento dei mari non è un effetto collaterale ma l’obiettivo perseguito dai nemici dell’umanità.

    Quindi diventa essenziale lavare panni e piatti con detersivi biologici o con l’ozonizzatore e non schiumogeni.

    Impedire il passaggio di carrette del mare vicino alle proprie città

    Acquistare solo prodotti che rispettino i diritti dei lavoratori, dell’ambiente e dei consumatori

    Creare riserve di pesca anche artificiali

    RISERVE DI PESCA ARTIFICIALI MODELLO ATOLLO

    Abbiamo potuto appurare che in prossimità di scogli, navi affondate o barriere coralline, la vita marina gioisce

    Miliardi di pesciolini piccolini, se lasciati crescere indisturbati, diventano grossi grossi come il loro papà e la loro mamma, e dalle riserve di pesca si spostano in tutte le zone limitrofe

    La riserva di pesca modello atollo è il migliore.

    Si prende una zona di mare di un paio di km quadrati e si crea nel perimetro un atollo artificiale fatto di rocce piene di buchi o di gabbie di filo di ferro pucciate nel cemento.

    Ci devono essere ampi buchi di passaggio ovunque. Le gabbie di filo ferro pucciate nel cemento con buchi di 1 metro quado quindi sono ideali.

    Vanno costruite artificialmente e collocate sulla barriera corallina arttificiale tutte le tane e l’habitat per creare una filiera alimentare completa.

    L’atollo deve sporgere dalla superficie del mare e deve essere visibile con fari per la navigazione notturna

    All’interno dell’atollo quindi non devono poter entrare peschereggi.

    All’interno dell’atollo vanno riposte un numero incredibile di strutture per la filiera alimentare completa per generare un ecosistema ricchissimo.

    L’interno dell’atollo quindi diventa la riserva di pesca.

    RISERVE DI PESCA ARTIFICIALI MODELLO TORRE

    Abbiamo potuto appurare che in prossimità di scogli, navi affondate o barriere coralline, la vita marina gioisce

    Miliardi di pesciolini piccolini, se lasciati crescere indisturbati, diventano grossi grossi come il loro papà e la loro mamma, e dalle riserve di pesca si spostano in tutte le zone limitrofe

    La riserva di pesca modello Torre è molto buona e garantisce un ottima resa, ideale per mari pochi pescosi come il Mar Ligure

    Si prende una zona di costa poco pescosa e si creano delle torri artificiali di diametro 20-30 metri, fatte di rocce piene di buchi o di gabbie di filo di ferro pucciate nel cemento.

    Ci devono essere ampi buchi di passaggio ovunque. Le gabbie di filo ferro pucciate nel cemento con buchi di 1 metro quado quindi sono ideali.

    Vanno costruite artificialmente e collocate nella torre artificiale tutte le tane e l’habitat per creare una filiera alimentare completa.

    La Torre deve poggiare sul fondale e sporgere dalla superficie del mare, e deve essere visibile con fari per la navigazione notturna

    Secondo i nostri calcoli se al largo di un tratto di costa poco pescosa venissero riposte 30-40 Torri di pesca, la produzione di pesce quintuplicherebbe alimentando l’economia dei pescatori, dei ristoranti, … ecc ecc

    ATTENZIONE STIAMO CERCANDO 4 VOLONTARI-E

    La missione consiste in 3 anni di risolvere il problema DELLO SPOPOLAMENTO DEI MARI E DELLA FAME

    Lavorerai autonomamente senza nessun collegamento con alcuna organizzazione in totale libertà decisionale

    Devi scrivere a tutti quelli che vivono in prossimità di mari, laghi o fiumi questo messaggio o uno simile:

    Carissimo amico-a,

    Una donna può mettere al mondo un bambino ogni anno, al massimo 2 o 3 nel caso di parto gemellare

    Un pesce invece depone decine di migliaia, a volte milioni di uova da cui nascono un numero incredibile di pesciolini piccolini

    Eppure i mari e gli oceani, per non parlare dei fiumi e dei laghi, si stanno spopolando

    L’inquinamento è certamente la prima causa e chi consapevolmente riversa nelle acque sostanze tossiche è un criminale che nonviolentemente bisogna mettere nelle condizioni di non nuocere

    Quindi sicuramente bisogna chiudere tutte le produzioni di detersivi non biodegrabili ed usare lavatrici e laviapiatti con ozonizzatore, vietare i tinteggi tossici, impedire i trasporti di petrolio via mare, abolire gli esperimenti nucleari, e così via

    La seconda causa è la pesca indiscriminata

    Per triplicare il pescato, non serve triplicare il numero dei peschereggi: bisogna triplicare le riserve di pesca!

    Abbiamo potuto appurare che in prossimità di scogli, navi affondate o barriere coralline, la vita marina gioisce

    Miliardi di pesciolini piccolini, se lasciati crescere indisturbati, diventano grossi grossi come il loro papà e la loro mamma, e dalle riserve di pesca si spostano in tutte le zone limitrofe

    Quindi non serve uscire in mare tutti i giorni per raccogliere reti semivuote di pesciolini piccolini

    Bisogna che ci siano vaste riserve di pesca, ovunque, in cui sia vietato lanciare reti, e uscire in mare ogni tanto, dove consentito, per avere le reti stracolme

    Con l’ampiamento su scala mondiale delle riserve di pesca si ottiene il triplicamento del pescato ed il dimezzamento della fatica

    E’ difficile da capire?

    Se non ci sono barriere coralline o scogli li dovete fare voi ARTIFICIALI !

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