L’arrivo dell’estate segna l’appuntamento con il climatizzatore: vediamo oggi come renderne l’uso più ecosostenibile e economico, in linea con il bisogno di fresco.
L’estate è arrivata e, come succede puntualmente con i primi caldi, anche il bisogno di rinfrescare casa si fa sentire. L’uso del climatizzatore, all’interno delle abitazioni, è diventato sempre più comune e ciò contribuisce ad incrementare i consumi energetici di elettricità. Ma è possibile usare in modo ecosostenibile ed economico il climatizzatore, godendo del fresco in casa?
Il primo suggerimento, è sempre quello relativo alla riduzione del fabbisogno di raffreddamento, con il cambio d’aria nelle ore serali e notturne e, ancora, chiudendo finestre e persiane/tapparelle rivolte a sud: va da sé che, durante il funzionamento del climatizzatore, le finestre devono essere chiuse.
La temperatura sul climatizzatore va regolata entro un range ragionevole, tra i 25 e i 27 gradi al massimo, per evitare un eccessivo raffreddamento dell’ambiente, che può essere anche fonte di problemi di salute. Il climatizzatore, inoltre, spesso è più utile se usato in modalità deumidificatore, soprattutto quando le temperature non sono alte, ma è l’umidità il vero problema.
Il climatizzatore, inoltre, dovrebbe funzionare sempre con una velocità della movimentazione dell’aria non superiore a 0.15 metri per secondo, con un orientamento delle bocchette dell’aria a una distanza ragionevole dalle persone: a tutto ciò, poi, bisogna aggiungere anche una corretta pulizia dell’impianto, per evitare la propagazione nell’aria di particelle nocive per la salute e per ridurre i consumi energetici a causa di una diminuita efficienza.
In conclusione, poi, il climatizzatore deve essere revisionato in modo regolare, tanto per quanto riguarda il compressore quanto per il contenuto di fluido refrigerante.