Si può ridurre il proprio volume di immondizia? La risposta è sì: chi ha il giardino, ad esempio, può ottenere un fertilizzante naturale attraverso il riciclo degli avanzi di cucina.
La crescente consapevolezza circa il bisogno di ridurre l’impatto ambientale delle attività umane sta conducendo ad una sostanziale rivalutazione di uno stile di vita attento al riciclo delle risorse: un esempio su tutti è offerto dal riciclo degli avanzi di cucina, che anziché essere gettati semplicemente nella raccolta dei rifiuti, possono aiutare a realizzare in casa un fertilizzante naturale.
Attraverso l’uso di un fertilizzante naturale prodotto da avanzi di cucina è possibile prendersi cura delle proprie piante in modo semplice e naturale, contribuendo a ridurre l’inquinamento: un esempio su tutti è offerto dal riciclo delle ossa e dei gusci delle uova, i quali sono ricchi di calcio.
Un altro valido esempio di come si possano recuperare sostanze nutritive per il terreno a partire dal riciclo degli avanzi di cucina è offerto dall’uso dell’acqua in cui si immerge il merluzzo per ammorbidirlo: la stessa può essere usata per innaffiare i propri fiori, o piantine, che si trovano in vasi.
Anche da altri avanzi in casa, come ad esempio i quotidiani o i cartoni degli imballi, è possibile ottenere un fertilizzante naturale: basta interrarli in qualche zona umida del terreno e, decomponendosi, rilasciano anche in questo caso sostanze utili per la crescita di piante e fiori.
Infine, anche da lana, cotone e lino si ottiene un fertilizzante naturale ricco di azoto, o ancora, dalle cenere ottenuta dalla combustione della legna si ottiene una gran quantità di potassio, un’altra valida proposta per prendersi cura delle piante in modo naturale e soprattutto molto ecosostenibile.